giovedì 25 gennaio 2007

Si vis pacem, para pacem

Trovo scritto all'inizio de “Lo Zen Macrobiotico” [1] di Georges Ohsawa:

«i popoli orientali, soprattuto quelli dell'Estremo Oriente, sono vissuti pacificamente per migliaia di anni fino all'arrivo della civiltà occidentale, così come il Giappone è sempre stato chiamato il paese della longevità e della pace.»

Questo è chiaramente falso: i popoli di Cina e Giappone hanno vissuto guerre devastanti ben prima dell'arrivo degli occidentali sulle loro coste.

Mi sembra significativa, però, questa autorappresentazione: se anche non è storicamente vero che i popoli orientali hanno vissuto nella pace e nella tranquillità, Ohsawa ci dice però che hanno elaborato una filosofia ed una visione della vita che aspira alla pace ed all'esistenza tranquilla e armoniosa, laddove in occidente il pensiero politico dominante ha sempre subordinato la pace alla guerra (“si vis pacem, para bellum”).

In un libro che è tutto un manuale su come avere una vita lunga e felice, Ohsawa dice anche (forse :-)) che chi vuole la pace deve pensare la pace. Non si arriva alla pace attraverso una guerra: l'idea deve precedere la sua realizzazione.

[1]Georges Ohsawa, “Lo Zen Macrobiotico o l'Arte del Ringiovanimento e della Longevità”, Edizioni La Pica, via Roma 22, Urbisaglia (MC), 2006

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