giovedì 18 gennaio 2007

In e Out

Leggo sul giornale di oggi delle discussioni sulla proposta di legge per permettere alle coppie di scegliere se dare ad un figlio il cognome della madre, del padre, o di entrambi.

Il giornale si dilunga a spiegare le varie possibilità; le commenta; riporta le soluzioni adottate negli altri paesi europei; intervista e riporta pareri.

Poi, in una frasetta sola sola, butta lì che non si “potrà più parlare” di figli naturali e figli legittimi, ma solo di “figli nati dentro il matrimonio” o “fuori del matrimonio”.

Quindi, tra breve, i figli saranno in o out. Come le giacche, i mobili scuri o i pantaloni a zampa di elefante.

Ma perché? Che differenza fa se un figlio è nato dentro o fuori il matrimonio? Non era il caso di farla finita con questa assurda distinzione e basta? Non venitemi a dire che è condiscendenza verso l'elettorato cattolico... non ci credo...

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